Per Theresa May, quella di due giorni fa, non è stata una serata riuscita. Nella giornata finale della Convention Tory, il congresso del partito conservatore che si è svolto a Manchester, la May ha pronunciato il suo discorso di chiusura nella speranza di guadagnare consensi ma finendo purtroppo a vivere una delle serate meno riuscite della sua carriera proprio in diretta televisiva.
A partire dalle elezioni di giugno la leadership di May è stata intaccate ma dopo il disastroso intervento del 4 ottobre la sua autorità sembra essere ormai irrimediabilmente compromessa.
Dopo una prima parte del discorso in cui Theresa May è apparsa tesa ma tuttavia composta, l’intervento inopportuno e inaspettato del comico britannico Simon Brodkin ha incrinato l’andamento della serata. Brodkin si è avvicinato al palco porgendo alla leader del governo una “lettera di licenziamento commissionata da Boris Johnson”. L’uomo è stato arrestato immediatamente ma da quel momento in poi le cose sono precipitate per May.
Un violento attacco di tosse ha colpito la sfortunata ministra subito dopo l’incidente con Brodkin e vani sono stati i tentativi di calmarla con acqua e caramelle. L’attacco è durato per lunghissimi minuti nell’imbarazzo generale dei presenti che hanno cercato di dare supporto alla premier con un lungo applauso.
Dopo aver ripreso fiato Theresa May ha arrancato lungo il discorso fino a che l’ultima cosa che poteva andare storta è accaduta: le lettere che componevano lo slogan del partito nella scenografia del palcoscenico sono cadute una ad una per terra, come a simboleggiare la già evidente sconfitta della premier britannica.
Molte sono state le parole di sostegno da parte dei membri del partito, molti anche i commenti lapidari: “È morta davanti ai nostri occhi, non potrà andare oltre la primavera”. Ma c’è chi dice che è “questione di giorni”.