Sì o No alla quasi unanimità

Il comitato cantonale di UDC Ticino si è riunito mercoledì 8 corrente a S. Antonino decidendo le raccomandazioni di voto per il prossimo 26 settembre 2021.

All’unanimità ha deciso di raccomandare il NO all’iniziativa «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale» (Iniziativa 99%), considerata ingiusta, irresponsabile e pericolosa in quanto suscettibile di far perdere posti di lavoro e di disincentivare gli investimenti in nuove aziende (start up).

Altrettanto all’unanimità, ma con un’astensione, il comitato ha deciso di respingere la modifica del Codice civile svizzero volta a introdurre il matrimonio per tutti. A far pendere l’ago della bilancia verso il NO, non è stato tanto il matrimonio per tutti di per sé, quanto le implicazioni in materia di adozione e procreazione assistita da parte delle coppie omosessuali. Si è ribadito il diritto del bambino a crescere con una mamma e un papà – e non con un genitore-1 e un genitore-2. Inoltre, questa rivendicazione da parte degli ambienti LGBT costituisce la seconda fetta del salame, la cui prima fetta è stata fatta digerire nel 2005 con la legge sull’unione domestica registrata, rassicurando i cittadini votanti con la solenne promessa che questa non permetteva in alcun modo le concessioni (adozione e procreazione assistita) che oggi si vogliono invece introdurre sconfessando tutte le solenni promesse di allora.

Sui temi cantonali, invece, il comitato con un contrario e un astenuto – raccomanda il doppio SÌ (iniziativa e controprogetto) con preferenza all’iniziativa sul tema del referendum finanziario. L’iniziativa «Basta tasse e basta spese, che i cittadini possano votare su certe spese cantonali», dopo esaurienti spiegazioni del capogruppo UDC in Gran Consiglio, Sergio Morisoli. La preferenza al controprogetto è stata data solo da 5 dei presenti, mentre la stragrande maggioranza preferisce l’iniziativa.

Il secondo tema cantonale, l’iniziativa denominata «No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenza per l’introduzione del formulario ufficiale a inizio locazione» ha raccolto un NO all’unanimità. Si tratta, secondo l’opinione dell’UDC, di un’inutile ulteriore burocratizzazione che nulla cambia alle norme del già vigente Codice delle obbligazioni.

Infine, con un contrario, la maggioranza del comitato ha deciso di raccomandare il SÌ all’iniziativa «Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa». Il comitato non ha quindi fatto altro che confermare la raccomandazione data in occasione della precedente votazione, annullata dal Tribunale federale per le fuorvianti indicazioni che il governo aveva pubblicato nell’opuscolo informativo accompagnante il materiale di voto.

Il Comitato si è poi chinato sulla legge federale Covid-19 in votazione il 28 novembre 2021 e, dopo approfondita discussione, all’unanimità con un’astensione, ha optato per il NO.

UDC Ticino