L’ex presidente USA Donald Trump  aveva citato in giudizio la società Twitter, dopo essersi visto bloccare l’8 gennaio 2021 in modo permanente il suo account seguito da oltre 88 milioni di follower. Secondo i legali dell’ex presidente,  con la sospensione dell’account il famoso social network americano ha violato il suo diritto alla libertà di parola. Diritto garantito dal primo emendamento della costituzione statunitense.

Donald Trump ha affermato nella sua denuncia, che Twitter aveva assecondato i Democratici liberali cercando di mettere a tacere i punti di vista contraddittori dei Repubblicani.

Il giudice federale di San Francisco James Donato, città californiana dove ha sede Twitter, ha respinto venerdì la causa intentata da Trump, in quanto giudicata infondata. Quell’assaltoh, secondo il giudice, è arrivato dopo un discorso in cui Trump ribadiva false affermazioni secondo le quali la sua sconfitta era dovuta a diffuse frodi elettorali.

Nella sentenza, il giudice distrettuale ha scritto di non essere convinto che la piattaforma di social media avesse violato i diritti di libertà di parola due giorni dopo che una folla incoraggiata dallo “stop the steal” di Trump ha preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti nella speranza di ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali. “La denuncia modificata, offre semplicemente un ‘mucchio’ di accuse secondo cui alcuni membri democratici del Congresso volevano che Trump e le sue opinioni fossero bandite da Twitter perché tali contenuti e opinioni erano contrari ai punti di vista preferiti da quei legislatori”, ha scritto il giudice Donato.

Vari social media avevano discusso all’epoca della violazione da parte di Trump delle regole contro l’incoraggiamento della violenza con alcuni messaggi. Incluso quello con il quale lodava i suoi sostenitori definendoli “patrioti”.

Seguendo le raccomandazioni del proprio Consiglio di sorveglianza, Facebook ha sospeso per due anni, a decorrere dal 7 gennaio 2021, l’account dell’ex presidente. “Data la gravità delle circostanze che hanno portato alla sospensione di Trump, riteniamo che le sue azioni abbiano costituito una grave violazione delle nostre regole che meritano la sanzione più alta disponibile ai sensi dei nuovi protocolli di applicazione”, aveva dichiarato il vice presidente degli affari globali di Facebook, Nick Clegg.

Soltanto una settimana fa, Elon Musk ha raggiunto un accordo per acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari. Un’acquisizione che ha suscitato speculazioni sul fatto che sia stata fatta per cambiare le linee guida della piattaforma di messaggistica in modo da poter aprire la strada per il ritorno di Trump.

Ma l’ex presidente ha affermato che non tornerà su Twitter, perché continuerà a pubblicare messaggi sul suo social network “Truth Social”. Tuttavia si è complimentato con Elon Musk per l’acquisizione di Twitter perché convinto che lo migliorerà.