Oggi Ticinolive intervista il dottor Paolo Cassina. medico, presidente del Lions Club Lugano. Cassina ci parla non della sua professione (sarebbe anche interessante) ma del suo anno presidenziale, del suo Club, del lionismo internazionale come filosofia ed azione.

L’intervista è stata realizzata dal professor Francesco De Maria, egli stesso un ex presidente del Club.


Di origini Bellinzonesi, nato nel 1963, ha frequentato la scuola dell’obbligo e il liceo nella Capitale per poi trasferirsi a Zurigo per gli studi di medicina, che ha concluso nel 1988. Ha conseguito il dottorato all’università di Basilea nel 1991. All’ospedale universitario di Zurigo segue una formazione completa in chirurgia generale, ottenendo il titolo FMH nel 1995. Parte per l’estero per perfezionarsi in chirurgia toracica e vascolare ottenendo il titolo di specialità europeo. Rientra a Zurigo dove ottiene il titolo di libero docente in chirurgia. Rientra nel Ticino nel 2001 quando inizia un’attività di libero professionista aprendo il suo studio. Si occupa attualmente solo di flebologia, cioè delle patologie legate alle vene. È sposato con Francesca e padre di quattro figli. È socio Lions dal 2005.


Francesco De Maria Lei è quasi giunto al termine (30 giugno) del suo anno presidenziale. Tutti sanno che non c’è rosa senza spine. Qual è stata la sua più cocente delusione?

Paolo Cassina Nessuna delusione cocente. Un modesto dispiacere sì, quello di non essere riuscito a portare ogni socio – almeno una volta – a un meeting del Club.

E la sua più grande soddisfazione?
PC Avere toccato con mano, da presidente, che il Club è vivo. Avere portato a termine con successo un programma impegnativo. Ora sono pronto a lasciare il timone al mio successore.

I male informati (o gli invidiosi) dicono che il Lions (come il Rotary …) è “mangiare, bere e fare affari”. Che cosa rispondiamo a queste malelingue?
PC Per la cultura del mangiare e bere c’è la Chaîne des Rôtisseurs, di gran classe. Se poi uno entra nel Lions con l’idea di fare affari, dopo un paio d’anni al massimo se ne va. Il Lions è tutt’altro.

Allora chi sono questi Lions, veramente?
PC Sono uomini che dedicano le loro capacità (eventualmente potenziate da un ruolo sociale di rilievo) e il loro tempo per aiutare i meno fortunati. Non è un semplice, pur rispettabile, volontariato. 95 anni or sono Melvin Jones, il fondatore del Lions Clubs International, si espresse all’incirca così, parlando con alcune personalità di Chicago, suoi amici: “Se abbiamo mezzi e influenza, usiamoli per fare del bene!” Questa frase è perfetta anche oggi.

Ci parli del suo Club, il Lions Club Lugano.
PC Il Lions Club Lugano, fondato nel dicembre 1950, è – parrà strano – il primo Club di lingua italiana nel mondo. Noi siamo stati i padrini, nel 1951, del Lions Club Milano Host, il “mitico” primo club italiano. Abbiamo 80 soci, tutti uomini, e siamo uno dei club più numerosi della Svizzera, il più grande nel Ticino. La nostra sede è all’Hôtel Splendide Royal da molti anni, ma non dalla fondazione, che ebbe luogo al Bristol. I nostri meeting “canonici” in un anno lionistico sono 18 ma ci possono essere anche occasioni supplementari d’incontro, serate speciali, viaggi … Importanti e varie sono le nostre activities (cioè, in sostanza, le attività di aiuto al prossimo): il sostegno a un progetto agro-pastorale nel Benin (su più anni), un aiuto a profughi tibetani in India (quest’anno).

Ci descriva il lavoro di un presidente durante un anno lionistico, dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo.
PC Il lavoro di un presidente incomincia… l’anno prima. Il suo primo compito, essenziale, è preparare il programma. Spesso viene scelto un tema conduttore. Il presidente provvede all’invito degli oratori (ma non sempre un meeting ne prevede uno). Mi piace sottolineare il fatto che nessuno degli oratori da me invitati ha declinato l’invito. L’anno presidenziale è pesante, carico di responsabilità e di obblighi. E se qualcosa va storto (capiterà per forza)… i soci sanno con chi prendersela!

Com’è composto il suo Comitato?
PC C’è il past president, cioè il mio predecessore, e il primo vice; il segretario, il tesoriere, il cerimoniere; i delegati alle activities, all’informazione e alla gioventù; e due consiglieri saggi, Lions molto esperti e navigati.

Che cos’è il Codice d’Onore?
PC Il Codice descrive l’ideale e il modello di comportamento del Lions perfetto. Alla perfezione tutti debbono tendere, senza necessariamente raggiungerla!

Come si entra in un Lions Club? Ci si può iscrivere liberamente? Se così non è, come è regolata la procedura d’ammissione?
PC In un Lions Club si entra per cooptazione. Non ci si può semplicemente iscrivere. Nel nostro club c’è una commissione permanente denominata Commissione Nuovi Soci. Si compone del presidente in carica, del past president e di 5 ex presidenti. Compito di tale commissione è di vagliare le candidature, presentate da due soci che fungono da padrini. La Commissione per statuto deve approvare all’unanimità. Una sola astensione e il candidato è bocciato. Negli altri club ci sono organismi analoghi e regole analoghe.

Le donne possono entrare in un Lions club come socie (e non solo come mogli, fidanzate, figlie, ecc.)? Quante donne appartengono al suo Club? E come si presenta la situazione degli altri club ticinesi?
PC Sì, e anche nel nostro potrebbero entrare, teoricamente. Sinora però, come già detto, ciò non è avvenuto. Club giovani come il Lugano Monte Brè e il Monteceneri sono nati misti e hanno una composizione equilibrata di uomini e donne. Il Lions Club Mendrisiotto era unicamente maschile ma attualmente conta sei donne.

Metta idealmente a confronto i 27 membri fondatori del 16 dicembre 1950 con gli 80 membri del 2012. Lei vede differenze sostanziali? Oppure, trascorsi 62 anni, il Club – nella qualità delle persone, nel prestigio sociale, nella fedeltà all’ideale – è “sempre lo stesso”?
PC Di sicuro è cambiata la società. Il Lions forse è cambiato meno, perché la tradizione lionistica pesa molto ed è per noi motivo di fierezza. Difficile giudicare, anche perché nessuno di noi era presente in quel lontano 1950. L’ultimo superstite dei nostri soci fondatori è mancato alcuni anni or sono.

Il Lions Club Lugano da 25 anni possiede una magnifica struttura agricola, inaugurata nel 1987, che viene solitamente denominata “Fattoria di Vaglio” (anche se questo non è il suo nome ufficiale). A che cosa serve, e com’è organizzata?
PC La Fattoria di Vaglio è una bella tenuta campestre, munita anche di serre, che offre la possibilità ad una ventina di adulti disabili di dedicarsi a lavori agricoli, sotto la guida dei monitori della Fonte. Questo grande progetto conobbe inizialmente gravi difficoltà, soprattutto di carattere burocratico, al punto che quasi si disperò di riuscire a realizzarlo. Alla fine, grazie alla tenacia dei soci Lions Geo Mantegazza e Franco Felder, l’orizzonte si rischiarò e 25 anni fa Vaglio divenne una realtà operativa. Questa nostra activity permanente ricevette nel 1997 un importante riconoscimento quale seconda migliore activity mondiale. L’ambito premio ci fu consegnato dal presidente internazionale Augustin Soliva, di origine svizzera.

Chi sono i Leo? Quanti Leo Club abbiamo nel Ticino?
PC I Leo sono i giovani Lions, che condividono con i “vecchi” l’ideale e i modelli di comportamento. In genere sono studenti universitari o giovani professionisti. Nel Ticino c’è un solo Leo Club, il Leo Club Lugano, fondato nel 1987, primo Leo Club della Svizzera. L’impulso decisivo alla fondazione fu dato da una giovane studentessa, Enrica de Martiis, figlia di Franco, da sempre una delle colonne del Club. Enrica è purtroppo prematuramente scomparsa, ma tutti la ricordiamo con affetto e riconoscenza.

In 95 anni di storia il Lions Clubs International ha raggiunto dimensioni grandiose: 1,5 milioni di associati, più di 50.000 club!. La sua salute è oggi sempre eccellente o sussiste una possibile minaccia di declino? Quali potrebbero essere le cause di una (eventuale) evoluzione in negativo?
PC Non si può escludere, se non proprio una crisi, la possibilità di una stagnazione, dopo tanti brillanti successi. Persino dagli Stati Uniti, culla del lionismo, giunge qualche segnale inquietante. Ma ciò non costituisce, a mio avviso, un problema specifico del Lions. La società, lo ripeto, è cambiata, e la gente è diventata molto più avara, più gelosa del proprio tempo libero. Sono certo comunque che il Lions International, questa grande fratellanza che abbraccia tutto il mondo, non tramonterà.

Lei sta per andare in vacanza, il suo anno al vertice del Club sta per finire. È stato più un onore o un onere? I soci sono stati mansueti e cooperativi? Una passeggiata o un’improba faticaccia? Ne farebbe un secondo?
PC Sono soddisfatto. Soddisfatto e stanco. Sono anche fiero: in primis della fiducia che i soci del Club hanno riposto in me, poi di avere concluso con successo il mio anno. Lo rifarei? Certamente. Ma a dirlo non rischio niente … perché nel nostro Club nessuno ha mai riassunto la presidenza!



CODICE D’ONORE

Dimostrare, con l’eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servizio.

Perseguire il successo, domandare le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti senza pregiudicare la dignità e l’onore con atti sleali ed azioni meno che corrette.

Ricordare che nello svolgere la propria attività non si deve danneggiare quella degli altri: essere leali con tutti, sinceri con se stessi.

Ogni dubbio circa il proprio diritto o pretesa nei confronti di altri deve essere affrontato e risolto anche contro il proprio interesse.

Considerare l’amicizia come fine e non come mezzo, nella convinzione che la vera amicizia non esiste per i vantaggi che può offrire, ma per accettare nei benefici lo spirito che li anima.

Avere sempre presenti i doveri del cittadino verso la Patria, lo Stato, la comunità nella quale ciascuno vive: prestare con lealtà sentimenti, opere, lavoro, tempo e denaro.

Essere solidale con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti.

Essere cauto nella critica, generoso nella lode, sempre mirando a costruire e non a distruggere.