12 ottobre 2023

12 ottobre 2024

Ho sempre creduto che la strage degli innocenti fosse un’allegoria. Poi, ho letto le note al Vangelo di Matteo di Fedele Pasquelo e Angelo Lancellotti (edizioni San Paolo, 2019), dove si riporta che in Mt 2,16 “la strage degli innocenti può aver coinvolto una ventina o una quindicina di bambini – o anche meno, se Erode si ridusse a far cercare i discendenti di Davide – non stupisce in un tiranno sanguinario come lui, che fece uccidere tre suoi figli, la moglie prediletta, un cognato, e lasciò per testamento la soppressione dei nobili ebrei, affinché il popolo piangesse alla sua morte”.

Allegoria o fatto storico, il sangue tinge ancora, a distanza di duemila anni, Israele, Palestina e il mondo tutto. Ora, la notizia di decine di bambini uccisi, anche decapitati, nel kibbutz di Kfar Aza durante l’assalto a Israele, da parte dei miliziani di Hamas, non sconvolge il mondo Perché? Perché Hamas non conferma, perché Israele non smentisce.

Le notizie che ieri sono giunte dal kibbutz di Kfar Aza – uno di quelli razziati da Hamas – riportavano che centinaia di persone erano state trucidate, “compresi 40 bambini e neonati”, alcuni di essi “decapitati”, come ha raccontato un soldato alla tv israeliana I24. Una notizia non avallata finora dall’esercito, che ha confermato l’uccisione di “neonati e bambini” senza tuttavia precisare il numero né parlare di decapitazioni. 

Al quarto giorno di guerra, Israele, attaccato, ha portato l’offensiva totale, incendiando i porti di Gaza, dove molti pescherecci sono andati in fiamme.

Per Israele, tuttavia, Hamas non sembra più l’unico nemico da combattere: anche Hezbollah a nord, con continui lanci di razzi, porta ad un altro conflitto aperto. Nel frattempo gli Usa avrebbero deciso di installare un’altra portaerei vicino a Israele (la prima è l’ammiraglia Gerald R. Ford che già staziona nelle acque vicine). Anche se la speranza è il contrario, il conflitto sembra davvero aprirsi a reti mondiali.

  • Miliziani di Hamas

  • Soldati israeliani