Francesco Pontelli
In una recente intervista alla Corriere delle Alpi ,il Presidente della Regione Veneto ha sciorinato una serie di numeri abbastanza interessanti relativamente allo sviluppo economico generato dalle Olimpiadi Invernali del 2026 , in particolare in particolare nel Veneto ed in relazione alla pista di Bob di Cortina d’Ampezzo.
Si afferma , con compiacimento, che lo Stato abbia messo a disposizione un miliardo a fronte di un investimento della Rregione di ” soli ” 36 milioni e che l’intero movimento riuscirà a muovere circa 1,5 punti del PIL nazionale avviando un vero e proprio Nuovo Rinascimento nel Veneto .
In questo contesto, ed in considerazione che sono state coinvolte a sostegno di queste affermazioni anche degli istituti universitari , allora andrebbe fatta un minimo di chiarezza con una elementare verifica. Dal famoso miliardo investito dallo Stato nel solo Veneto ” che altrimenti non sarebbe mai arrivato ” , andrebbero sottratti innanzitutto i 120 milioni necessari per la realizzazione della pista di Bob a Cortina d’Ampezzo.

In quanto la gestione postolimpica genererà un saldo negativo di oltre 600.000 euro l’anno a carico del comune di Cortina come certificato da KPMG .
Infatti, quest’ultimo si vedrà costretto a cambiare la destinazione degli alloggi inizialmente destinati alle famiglie locali e trasformarli in residenze turistiche per sanare il deficit legato alla gestione dell’impianto.
Quindi , come l’appuntamento Olimpico , sostenuto dallo stesso Presidente anche in funzione di rappresentare un primo elemento di contrasto allo spopolamento della comunità montana , proprio a causa di un’infrastruttura olimpica con dei costi insostenibili , si trasformerà invece in un acceleratore di tale spopolamento , venendo meno quelle potenzialità residenziali per le famiglie locali che rappresentano il primo argine alla desertificazione abitativa.
Tornando ai numeri in discesa libera presentati , si ricorda come la spesa pubblica rappresenti oggi circa il 50% del PIL , quindi di poco superiore ai 1.000 miliardi per un PIL nazionale superiore ai 2.100 miliardi .
Come logica conseguenza emerge come in termini generale ” l’effetto moltiplicatore ” della spesa pubblica si attesti generalmente tra lo 0,8 e il 1,5%.
Ritornando in Veneto ,per quanto riguarda i primi 120 milioni di questi investimenti pubblici utilizzati per la realizzazione della pista di Bob , l’effetto moltiplicatore si dimostra già ora negativo in quanto generatore di perdite economiche legate alla semplice gestione dell’impianto.
In più sempre il Presidente della Regione Veneto afferma che tali investimenti ( 1 miliardo ) determineranno un incremento di +1,5% del PIL nazionale , e sempre a sua dire , confermato da numerosi studi universitari.
Ora , se il PIL italiano risulta di poco superiore ai 2.100 miliardi, quindi un punto percentuale (1%) vale 21 miliardi , come logica conseguenza 1,5 % del medesimo Pil si attesta a 31,5 miliardi.
Ora, se il settore turistico italiano rappresenta quasi l’11% del PIL nazionale , quindi circa 220/230 miliardi come può essere mai possibile che un evento di tre (3) settimane possa incrementare di quasi il 15% la quota del PIL attribuibile all’intero settore turistico che viene prodotto durante l’anno e sull’intero territorio nazionale?
In più , a fronte di questa ipotetica e fantasiosa crescita del PIL , allora l’effetto moltiplicatore dell’investimento iniziale si attesterebbe ad oltre 39 ( 1 miliardo di investimento oltre 31,5 di aumento del PIL) rispetto , come detto prima , ad una media del 0,8/1,5 % , una visione assolutamente impossibile.
Ed anche se questa crescita del PIL del +1,5% ( 31,5 miliardi) fosse in relazione all’intero investimento Olimpico circa sei (6) miliardi , cosa ben diversa da quanto affermato dal presidente della regione Veneto, vorrebbe dire che il moltiplicatore dell’investimento pubblico sarebbe comunque superiore a 5 e quindi ben oltre ogni realtà economica ipotizzabile.
In ultima analisi, I numeri valgono in quanto tali come la loro interpretazione ,non importa l’autorità che li proponga e sostenga quanto la realtà che questi inevitabilmente rappresentano .
I numeri in più hanno il vantaggio di fotografare una situazione oppure di determinare la competenza di chi li propone .