Cosciente delle critiche che ruotano attorno al Consiglio federale, il presidente del PLR svizzero Fulvio Pelli si esprime sul domenicale Sonntag in difesa dei “suoi” Consiglieri, Didier Burkhalter e Johann Schneider-Ammann.
Pelli ritiene che entrambi stiano lavorando molto bene e che sicuramente non meritano le critiche che vengono loro mosse. Critiche che peraltro sarebbero motivate solo da ragioni di tattica elettorale.
Riguardo a Burkhalter Pelli dichiara che “lotta come un leone per garantire le assicurazioni sociali e una buona sanità” mentre non si può pretendere che Schneider-Ammann, accusato di incapacità nella gestione dell’apprezzamento del franco, risolva “gli errori che i paesi Ue hanno commesso negli ultimi 20 anni.”
Parole di lode vanno anche all’ex ministro delle Finanze PLR Hans-Rudolf Merz, a cui va il merito di aver saputo operare una valida politica economico-finanziaria.
Dopo le elezioni federali di ottobre l’avvocato ticinese resterà ancora alla guida del partito, che spera divenga la seconda o la terza formazione politica del paese.
Una critica viene espressa anche nei confronti delle Consigliere federali Doris Leuthard e Eveline Widmer-Schlumpf: “Voglio che rappresentanti borghesi facciano anche una politica borghese e non di sinistra: negli ultimi tempi sento arrivare delle idee che mi preoccupano.”
Nella fattispecie Pelli evoca la proposta avanzata da Widmer-Schlumpf riguardo all’eliminazione delle deduzioni dell’imposta federale diretta e la proposta di Leuthard per una tassa sulla superficie abitata.
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