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Hans-Rudolf Merz venerdì è uscito allo scoperto sul Tages Anzeiger riguardo alla vicenda degli ostaggi svizzeri in Libia: “Rinunciai a correggere le mezze verità sul caso Gheddafi per non mettere in pericolo la vita di altri cittadini elvetici”.

Adesso Muammar Gheddafi è morto e Hans Rudolf Merz decide di fare chiarezza sulla maniera in cui affrontò la vicenda dei due cittadini svizzeri trattenuti in ostaggio dal regime del colonnello.
Con la speranza di liberare Rachid Hamdani e Max Göldi, nel 2009 l’allora Consigliere federale si era recato a Tripoli e si era scusato pubblicamente con Gheddafi per l’arresto a Ginevra di uno dei suoi figli, Hannibal.
Il colonnello aveva accettato le scuse ma si era rifiutato di liberare i due ostaggi, che restarono prigionieri ancora a lungo.

Merz oggi riconosce che la maniera in cui gestì quella crisi ha pesato negativamente sulla sua figura. Così ora intende parlarne e dire tutta la verità sull’arresto di Hannibal Gheddafi e su quanto accadde realmente a Tripoli.
“Quando avrò parlato mi sarò liberato da un peso enorme – ha detto.

Agosto 2009: Hans Rudolf Merz presenta le scuse della Svizzera al colonnello Gheddafi, durante una conferenza stampa a Tripoli