A ottobre 2013, dietro impulso della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (CRTL), nasce la delegazione delle Autorità (DA) composta da più attori coinvolti nella possibile apertura dello svincolo di Sigirino. A giugno di quest’anno verrà finalmente consegnato il risultato finale dello studio commissionato dalla DA per valutare i possibili effetti dell’apertura di tale svincolo anche al traffico ordinario e non solo, come ora, per il cantiere AlpTransit.

L’obiettivo era dunque capire i costi/benefici di un eventuale mantenimento e completamento del suddetto svincolo e dei possibili benefici sia per la popolazione, in particolare per quella di Monteceneri e Mezzovico. Nel commissionare tale studio si è però valutato in maniera globale lo spostamento delle persone su tale territorio, siano esse locali o provenienti da altri comuni, inglobando quindi nel discorso anche la volontà di migliorare il servizio pubblico; poco ancora si sa nel dettaglio, ma pare che tutte le attese verranno soddisfatte in tal senso.

L’apertura di tale svincolo – da come sembra già emergere da tale rapporto – è che l’apertura al traffico ordinario porterebbe effetti positivi sulla rete; infatti ci sarebbe una netta diminuzione del traffico sulla strada cantonale e, di riflesso, si migliorerebbe la qualità di vita degli abitanti di queste zone.

All’apparenza, l’apertura di tale svincolo porterebbe vantaggi solo a chi abita in zona ma, nella realtà, tutti ne beneficerebbero in quanto bisogna esser coscienti – ed in questo i Verdi peccano alquanto – che la zona industriale di Mezzovico è in continua crescita sin dagli anni ’80, quindi indipendentemente dall’apertura o no del suddetto svincolo.

Altresì, continuare a leggere false storie secondo cui, se si aprisse lo svincolo, tutto il traffico di Lugano-Nord convoglierebbe su Sigirino, mi stupisce non poco.  Sveglia! Già ora questa mole di traffico arriva sino a Rivera, perché la maggior parte degli abitanti di Taverne, Capriasca, Valcolla, Comano, Porza, Origlio, ecc., senza contare il traffico proveniente da Lugano-Nord, già si dirige in quella direzione e continuerà a farlo con o senza svincolo di Sigirino, perché molti preferiscono farsi anche 20-30 minuti di auto in più ma scorrevoli, piuttosto che stare in colonna.

Ciò che mi stupisce alquanto, è questa avversione da parte dei Verdi agli svincoli autostradali, anche quando è evidente che migliorerebbero la qualità di vita della popolazione: meglio avere un viavai continuo con relativo inquinamento su una cantonale che taglia tutta una serie di quartieri di un comune o meglio convogliare tutto questo traffico in autostrada senza che dia fastidio ai cittadini? Mi pare ovvio che la seconda opzione è migliore, anche con dati alla mano.

Infatti la proposta di risoluzione (iniziativa cantonale, art. 102 LGC) “Mantenimento e completamento dello svincolo autostradale del Comune di Monteceneri (quartiere di Sigirino) a favore di tutta la Valle Vedeggio”, promossa dall’UDC, è stata redatta con dati documentati, in particolare quelli dello studio “Qualità dell’Aria in Ticino” del giugno 2011, il quale evidenziava come i passaggi medi giornalieri in zona Monteceneri si attestassero su 45’981 unità contro i già notevoli 14’981 del tunnel del S. Gottardo.

La popolazione, le industrie, il traffico e le esigenze di spostamento si sono evolute e non è impedendo il completamento di uno svincolo – che tra l’altro sarebbe meno oneroso del suo smantellamento e più ecologico del suo smaltimento – che si arriverà a una mobilità lenta perché, per far sì che le persone usino  i mezzi pubblici, oltre alla volontà del singolo di utilizzarli, occorre (business is business!) riempirli abbastanza da non dover fare corse a vuoto e dover quindi sopprimere determinate corse.

Per tutti questi e altri motivi, il Gruppo UDC in Gran Consiglio sosterrà al momento dovuto lo svincolo di Sigirino (Monteceneri).

Lara Filippini, deputata UDC in Gran Consiglio