Morisoli Belli 2Caro Francesco ti ringrazio molto per lo spazio che mi dai su Ticinolive. Non me la prendo più se chiami le mie scelte: errori o altro. Sei un amico. Qui il problema è un altro: se continuare ad isolare chi ha fatto una scelta personale errata (boh, abbandonando il plr?) ma ha idee corrette all’epoca in cui viviamo, o omologare/premiare chi continua a militare nel partito giusto ma fa scelte errate che pesano sulla collettività?

* * *

Così mi ha scritto stamani, in risposta a un mio commento che accompagnava il suo discorso congressuale, che ho pubblicato integralmente.

Sui suoi “errori” la mia opinione è la seguente (e non è la prima volta che la scrivo). Quando egli – dopo l’epica lotta con Vitta, che quest’ultimo “vinse” (le virgolette sono d’obbligo, perché se Christian avesse davvero vinto sarebbe in Consiglio di Stato) – lasciò il PLR pochi giorni dopo essere stato brillantemente eletto in Gran Consiglio, con la prospettiva e l’intenzione (suppongo) di correre per gli Stati sostenuto da Lega e UDC, potevano succedere due cose:

— Morisoli sarebbe divenuto un audace spregiudicato vincente, oppure

— si sarebbe ritrovato spiazzato, “esiliato” (come scrive lui stesso), tagliato fuori dai giochi.

Com’è andata lo sapete tutti. Abate vinse (e SuperPippo veleggiò irraggiungibile).

La parola “errore”, che io ho effettivamente usato, può significare almeno tre cose:

— che gli è andata, semplicemente, male; un giudizio a posteriori: hai errato perché hai perso;

— che si è sbagliato nel valutare la situazione; o infine

— che ha compiuto un’azione “politicamente riprovevole”, apparendo “sleale” verso il partito che lasciava.

Che cosa sarebbe successo se Morisoli – stringendo i denti e ingoiando cristianamente le molte offese ricevute – fosse rimasto nel PLR ? Sotto una nuova presidenza? (in quel momento era Gianora, che tuttavia durò l’ espace d’un matin) Ah, amici, non sarò io a rispondere a questa domanda! Buona domenica.