L’UDC Ticino si rallegra dei risultati delle votazioni odierne che hanno rispettato tutte le sue raccomandazioni di voto.

A livello federale, la bocciatura della modifica del sistema pensionistico – e del relativo finanziamento mediante aumento dell’IVA – ha impedito l’adozione di una soluzione pasticciata, iniqua e inefficace che non avrebbe fatto altro che posticipare di qualche anno il problema del finanziamento dell’AVS, rispettivamente dell’ulteriore aggravarsi di una situazione finanziaria sull’orlo dell’abisso. Con il NO popolare, Consiglio federale e Parlamento dovranno ora chinarsi di nuovo sul problema – certamente di non facile soluzione – elaborando delle proposte che riescano a organizzare il finanziamento dell’AVS su una base affidabile e duratura. Ci riusciranno? Non ci riusciranno? Staremo a vedere ma, in ogni caso, oggi è stato respinto un inefficace palliativo.

Sul piano cantonale, la grande incognita riguardava la modifica della legge sulla scuola, con la reintroduzione della civica quale materia a sé stante. Contro la proposta del Gran Consiglio era insorto un certo establishment dell’insegnamento (non tutto, fortunatamente, al contrario di quanto andavano affermando gli oppositori, queste associazioni sono ben lungi dal rappresentare tutti i docenti) calando arrogantemente dall’alto quali indiscutibili dogmi i loro punti di vista. Ebbene, la loro affermazione secondo cui la civica era già possibile insegnarla a sufficienza con il sistema attuale (spalmata sulle lezioni di storia) ha urtato contro l’evidenza che, a distanza di 12 anni dall’introduzione nella legge dell’articolo 23a in tal senso, uno studio della SUPSI (2012) rilevava che tale insegnamento non veniva impartito a sufficienza. Il popolo votante non ha quindi dato loro la fiducia che, decisamente in modo tardivo, gli veniva richiesta e ha accettato la modifica della legge con un più che confortevole 63,4%. La legge esce quindi rafforzata dal voto popolare, e l’UDC Ticino s’attende quindi che sia applicata con rigore.

Gli altri due oggetti in votazione – la sicurezza alimentare a livello federale e il controprogetto all’iniziativa “Uno per tutti, tutti per uno” a quello cantonale – pur non suscitando l’acceso dibattito creatosi attorno agli altri due temi, sono stati accettati a larga maggioranza, come indicato dal partito che può quindi dichiarare legittimamente di aver vinto su tutta la linea.

UDC Ticino