La piattaforma della Confederazione EasyGov è stata piratata. L’attacco risale ad agosto, ma sarebbe stato reso noto solo in questi ultimi giorni.

Secondo quanto riporta la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), gli hacker si sarebbero impossessati di quasi 130’000 nomi di imprese che hanno chiesto un credito Covid-19 nel 2020 per far fronte alla pandemia di coronavirus.

Sempre la SECO precisa che, oltre al nome delle ditte, non sono state rubate altre informazioni sulle società che si rivolsero, a suo tempo, alla Confederazione.

La SECO si sarebbe infatti attivata subitamente, appena resasi conto dell’attacco e avrebbe avviato subito un’inchiesta.

Come scritto, l’attacco alla piattaforma www.easygov.swiss risale all’agosto scorso: un gran numero di richieste pirata sarebbero state avviate in automatico per carpire i nomi delle ditte.

“Salve” in quanto non interessate dall’attacco sarebbero quelle aziende che avevano già ripagato il credito completamente, nonché le informazioni confidenziali come la relazione bancaria, il numero iban, la persona di contatto, ecc.

Fortunatamente gli hacker non sono nemmeno riusciti ad impossessarsi dei dati riguardanti l’ammontare del credito ricevuto. Anche le informazioni relative a tutte le aziende registrate su EasyGov sono al sicuro, stando alla SECO.

Recentemente, in Italia, la SIAE; aveva subito lo stesso attacco hacker.  La Società Italiana degli Autori ed Editori era stata vittima di una doppia estorsione (quella di rubare i file e chiedere soldi per impedirne la divulgazione), ma ha dichiarato che non pagherà il riscatto, procedendo, invece, per vie legali.