Per augurare un Sereno Natale a tutti i nostri lettori, pubblichiamo “Christmas” di John Betjeman (1906-1984)

The bells of waiting Advent ring,

The Tortoise stove is lit again

And lamp-oil light across the night

Has caught the streaks of winter rain

In many a stained-glass window sheen

From Crimson Lake to Hookers Green.

The holly in the windy hedge

And round the Manor House the yew

Will soon be stripped to deck the ledge,

The altar, font and arch and pew,

So that the villagers can say

“The church looks nice” on Christmas Day.

Provincial Public Houses blaze

And Corporation tramcars clang,

On lighted tenements I gaze

Where paper decorations hang,

And bunting in the red Town Hall

Says “Merry Christmas to you all.”

And London shops on Christmas Eve

Are strung with silver bells and flowers

As hurrying clerks the City leave

To pigeon-haunted classic towers,

And marbled clouds go scudding by

The many-steepled London sky.

And girls in slacks remember Dad,

And oafish louts remember Mum,

And sleepless children’s hearts are glad.

And Christmas-morning bells say “Come!'”

Even to shining ones who dwell

Safe in the Dorchester Hotel.

And is it true? And is it true,

This most tremendous tale of all,

Seen in a stained-glass window’s hue,

A Baby in an ox’s stall?

The Maker of the stars and sea

Become a Child on earth for me ?

And is it true? For if it is,

No loving fingers tying strings

Around those tissued fripperies,

The sweet and silly Christmas things,

Bath salts and inexpensive scent

And hideous tie so kindly meant,

No love that in a family dwells,

No carolling in frosty air,

Nor all the steeple-shaking bells

Can with this single Truth compare –

That God was man in Palestine

And lives today in Bread and Wine.

Traduzione:

Suonano le campane dell’Avvento in attesa,

La stufa è di nuovo accesa

E luce a petrolio attraverso la notte

Ha catturato le striature della pioggia invernale

In molte vetrate colorate brillano

Da Crimson Lake a Hookers Green.

L’agrifoglio nella siepe ventosa

E intorno alla casa padronale il tasso

Sarà presto spogliato per ricoprire la sporgenza,

L’altare, il fonte battesimale e l’arco e il banco,

In modo che gli abitanti del villaggio possano dire

“La chiesa sembra carina” il giorno di Natale.

Le osterie di provincia si incendiano, 

Risuonano i tram della corporazione,

Sui caseggiati illuminati guardo

Dove sono appese le decorazioni di carta,

E dal municipio rosso

Risuona un grido: “Buon Natale a tutti voi”.

E i negozi londinesi alla vigilia di Natale

Sono infilate con campane e fiori d’argento

Mentre gli impiegati frettolosi se ne vanno

Alle classiche torri infestate dai piccioni,

E nuvole marmoree passano veloci

Attraverso il cielo di Londra dalle molte guglie.

E le ragazze in pantaloni ricordano papà,

E gli sportivi ricordano la mamma,

E i cuori dei bambini insonni sono felici.

E le campane della mattina di Natale dicono “Vieni!”

Anche a quelli splendenti che dimorano

Al sicuro al Dorchester Hotel.

Ed è vero? Ed è vero,

Questa storia più tremenda di tutte,

Visto nella tonalità di una vetrata colorata,

Un bambino nella stalla di un bue?

Il Creatore delle stelle e del mare

Diventa un bambino sulla terra per me?

Ed è vero? Perché se lo è,

Non ci sono dita amorevoli che legano fili

Intorno a quei fronzoli tessuti,

Le dolci e sciocche cose natalizie,

Sali da bagno e profumo poco costoso

E l’orribile cravatta così gentilmente significativa,

Nessun amore che abita in una famiglia,

Nessun canto nell’aria gelida,

Né tutte le campane che fanno tremare i campanili

Può confrontare con questa singola Verità –

Che Dio era l’uomo in Terra Santa

E vive oggi nel Pane e nel Vino.